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Sami

Lavora nel settore umanitario/non profit da oltre 10 anni, prima nella cooperazione internazionale, ora nel diritto all’accessibilità delle cure mediche. Del suo lavoro le piace il poter creare impatto concreto su temi sociali importanti. Non è una questione di buon cuore, ma di mettere la sua professionalità al servizio di una mission che chiarifica e riempie di senso quello che fa. Sami è un’instancabile viaggiatrice con il corpo e con la mente ed è così che vive la sua pratica yogica: un meraviglioso viaggio, che può partire sì dal corpo, ma andare poi ben oltre, aprendo e illuminando strade nuove.
Insegna Yoga

Con cosa fai colazione la mattina?

Caffè filtrato, scoperto in Finlandia e mai più abbandonato, pane e marmellata di arance. Però se ci fosse della focaccia.

Qual è la prima cosa che fai ogni mattina per iniziare bene la giornata?

Mi siedo sul letto e disegno dei cerchi con le spalle e con il collo, poi strapazzo i miei gatti.

Cosa scriveresti su un billboard nel centro della tua città?

RIMANI GENTILE.
Una frase che ci ricordi che ogni attacco contro la gentilezza è un attacco alle nostre speranze. La lezione di Saunders nel suo Elogio alla gentilezza è chiara: non dobbiamo aspettare per essere gentili. Non dobbiamo dirci che lo saremo domani o in un futuro non precisato. Iniziamo sin da subito a praticare la gentilezza. E basta poco, basta un sorriso, un grazie, una parola.

Hai dei rituali che ti aiutano a sentirti più sicura di te stessa?

Inizio sempre la mia pratica personale rivolgendomi questa domanda “come stai oggi?” Apparentemente semplice, ma non è sempre facile rispondere con sincerità quando si dialoga con se stessi. Provateci! La conoscenza e la consapevolezza di quello che sento o che sono mi aiuta a costruire sicurezza e a rafforzarla.

Cosa ti viene in mente se pensi alla parola successo?

Non mi piace legare il concetto di successo a una destinazione, quanto piuttosto a un viaggio. Quindi credo che il successo sia individuare qualcosa che ci entusiasmi e iniziare a muoverci in quella direzione. Se l’unico momento in cui ci sentiamo persone di successo è quello in cui raggiungiamo un qualcosa, il rischio è quello di vivere una vita in attesa di un momento che può essere anche molto lontano nel tempo.

Se fossi invitata a parlare a una conferenza e non dovessi parlare del tuo lavoro, di cosa parleresti?

Di fiori e piante.

C'è qualcosa in cui credi che le altre persone trovano folle?

Credo che ci si possa nutrire e saziare bene senza far male o sfruttare nessun altro essere vivente. Fortunatamente questa scelta è folle per sempre meno persone.

Quale caratteristica umana ti conquista maggiormente?

Gli umani che sanno ridere, ridere tanto.

Tre persone, che inviteresti a cena se ne avessi la possibilità e come mai.

Stefano Mancuso per farmi raccontare personalmente della sua storia d’amore con le piante. Robyn Davidson perché vorrei chiederle che tipo di libertà ha provato attraversando per nove mesi in solitaria il deserto australiano (in realtà con lei c’erano 4 cammelli e 1 cane). E poi assolutamente John Lennon!

Tendi a scegliere il coraggio o la comodità?

Il coraggio. Senza coraggio non puoi amare, avere fiducia, ricercare la realtà.

Se potessi cambiare lavoro per un giorno, cosa diventeresti?

Biologa marina. Anzi, una cantante! Una cantante per cetacei. Esiste?

Hai dei podcast preferiti? Quali mi suggerisci?

Mi piacciono i podcast di geopolitica, quella che non prende in considerazione soltanto la geografia e le relazioni internazionali, ma anche la politica interna, le caratteristiche fisiche e la Storia dei Paesi. Consiglio Globally, podcast dell’ISPI, una scuola dove ho passato molto tempo durante il periodo universitario. Qui raccontano il mondo e ciò che accade in modo semplice. Non è per nulla noioso, se qualcuno se lo stesse chiedendo!

Descrivi la tua pratica in tre parole.

Incoraggiante, fortificante, fluida

BIG SMALL TALKS

La tua uniforme di tutti i giorni: colori!
Fiori preferiti: fiori di campo.
Il tuo comfort food: pasta al pomodoro.
La tua rivista preferita: Internazionale, ma anche la Settimana Enigmistica!
Il libro del tuo cuore: uno dei, La vera storia del pirata Long John Silver.
La tua canzone preferita: la prima che mi viene in mente ora è Don’t let me down dei Beatles.
La tua città del cuore: Marrakech 2009, primissima volta fuori Europa.