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Raffaella

Lascia Roma e si trasferisce nel mezzo di un bosco in Umbria con suo figlio Teodoro e il suo compagno. Scrive poesie e dipinge. Pratica Yoga da quando ha 18 anni, le sue pratiche sono fluide e dinamiche. Fondamentale è il respiro che abbinato al movimento ricerca l'allineamento fisiologico, benefico al corpo e alla mente. La sequenza diventa una meditazione in movimento. Un insieme di dolcezza, gioia ed emozione ogni volta che arriviamo sul tappetino. Con lei costruiamo un percorso di pratica dalle asana base alle lezioni di Hatha, dalla focalizzazione su una posizione a Vinyasa fino ad arrivare alle pratiche sperimentali della domenica in cui dimentica gli allineamenti e ci fa muovere liberamente, uscendo da tappetino, come fossimo onde in movimento.

Con cosa fai colazione la mattina?

Un cucchiaino di burro ghee e un bicchiere di acqua e limone. Non amo mangiare al mattino e per molto tempo ho praticato il digiuno intermittente quindi non mangiavo a colazione.

Qual è la prima cosa che fai ogni mattina per iniziare bene la giornata?

Vivo in campagna e adoro fare delle camminate con il mio cane molto presto alla mattina. Le passeggiate mattutine per me sono meditazioni in movimento. Spesso mi siedo su un prato o nel bosco o dove sento che c’è una bella energia e mi metto a fare esercizi di Pranayama. O semplicemente mi fermo e ascolto.

Cosa scriveresti su un billboard nel centro della tua città?

Via gli occhi dal telefono! Guardate la bellezza del cielo oggi.

Hai dei rituali che ti aiutano a sentirti più sicura di te stessa?

Praticare Yoga ogni giorno mi aiuta moltissimo.

Cosa ti viene in mente se pensi alla parola successo?

Svegliarsi ogni mattina ed essere felici della propria vita.

Se fossi invitata a parlare a una conferenza e non dovessi parlare del tuo lavoro, di cosa parleresti?

Dell’importanza della scelta vegetariana o comunque di un’alimentazione più consapevole.

C'è qualcosa in cui credi che le altre persone trovano folle?

Credo che un giorno saremo tutti “costretti” o per scelta personale o per il naturale andamento degli eventi a diventare vegetariani. La violenza genera sempre altra violenza. Un mondo in cui non si uccide per mangiare è un mondo evoluto.

Quale caratteristica umana ti conquista maggiormente?

La bontà d’animo.

Tre persone, che inviteresti a cena se ne avessi la possibilità e come mai.

Fedor Dostoevskij perché è uno dei miei scrittori preferiti del quale ho letto quasi tutto: ha avuto una vita piena e anche abbastanza allucinante, è addirittura stato condannato a morte ed al patibolo gli hanno concesso la grazia direi che già questo potrebbe essere un buon argomento di conversazione a cena. Jiddu Krishnamurti, filosofo indiano persona assolutamente brillante ed illuminante al quale avrei paura anche di chiedere qualcosa visto che puntualmente ti ripone le domande e senza che te ne renda conto ti fa analizzare te stesso e il senso della tua vita. Chet Baker artista jazz che amo follemente e ascoltarlo dal vivo sarebbe indescrivibile.

Tendi a scegliere il coraggio o la comodità?

Quando mi accorgo di entrare in periodi di comodità cerco il coraggio per uscirne.

Se potessi cambiare lavoro per un giorno, cosa diventeresti?

Mi sarebbe sempre piaciuto diventare un medico. La mia vita però ha preso fin da subito altre direzioni. Credo che in qualche modo insegnare Yoga mi aiuti ad aiutare le persone e questo mi rende, a questo punto della mia vita, felice per le scelte che ho fatto.

Descrivi la tua pratica in tre parole.

Autentica, fluida, creativa.

BIG SMALL TALKS

La tua uniforme di tutti i giorni: 501 e camicia bianca.
Fiori preferiti: Fiori di campo.
Il tuo comfort food: Parmigiana di melanzane.
La tua rivista preferita: Vice anche se è una vita che non la leggo.
Il libro del tuo cuore: Les fleurs Du Mal di Charles Baudelaire.
Il tuo artista preferito: Caravaggio, Francis Bacon, Rembrandt, Monet, Borondo, Picasso.
La tua città del cuore: Roma, ma la prima volta che ho visto Venezia ho letteralmente pianto per la bellezza.