Da sempre affascinata dal rapporto mente e corpo ha trovato nello sport la via per mettere in contatto queste due sfere della sua persona. Dopo anni di Capoeira, naturale unione tra gioco, danza, socialità ed esercizio fisico, e del surf che le ha permesso di unire l’attività fisica con un profondo contatto con le forze della natura, scopre lo Yoga.
Inizia a praticare per curiosità, ma in breve la pratica giornaliera la porta all'insegnamento.
Insegna Yoga.
Cappuccino, yogurt e cereali oppure con un pezzo di torta fatto in casa. La domenica non possono mai mancare i pancakes!
Mi piacerebbe poter scrivere “una sessione di surf all’alba” come facevo quando vivevo a Sydney ma alla fine stiracchiarmi nel letto e dare un bacio sulla guancia al mio bimbo è la mia cosa preferita!
“Un giorno senza fare qualcosa per gli altri è un giorno perso.”
Dedicare del tempo alla cura di me stessa e del mio corpo, praticare yoga e scrivere sul mio diario
Per me il successo equivale a trovare un equilibrio tra le differenti sfere che compongono la nostra esistenza. Ciò non significa soltanto realizzare i propri obbiettivi, ma anche sapere quando è necessario mettersi in secondo piano per dedicare le giuste attenzioni a chi ci sta intorno. Ho successo se riesco ad apprezzare gli alti e bassi che fanno parte del nostro quotidiano, se trovo il tempo per me stessa ma anche per coloro che mi sono cari, se riesco a capire quando è giusto combattere le sfide che la vita mi pone davanti e allo stesso tempo se so quando potermi riposare o darmi pace.
Credo che parlerei di psicologia, di come stare bene e far stare bene. La mente umana mi ha sempre affascinato e rimane per me qualcosa di veramente magico.
L’idea di comunità, sono convinta che l’uomo non possa fare a meno dei propri simili per stare bene. Come scrive Alex Supertramp alla fine del suo viaggio in “Into the wild”: “la felicità è tale solo quando è condivisa”. Forse non è folle per gli altri, ma il mondo moderno sta riducendo le relazioni sociali e tende a farci diventare individui sempre più soli, concentrati solo su se stessi.
Certamente umiltà, empatia e gentilezza. In poche parole la semplicità.
Mia nonna, perché crescendo mi sono venute in mente tante domande che purtroppo non ho mai avuto la possibilità di farle Alan Watts perché le sue parole toccano sempre le corde più profonde del mio animo David Attenbourgh, credo non basterebbe una cena per ascoltare la storia della sua incredibile vita!
Credo che la mia vita sia stata e sia tuttora un vortice di cambiamenti, quindi direi coraggio. Coraggio per me è sinonimo di libertà.
Biologa marina. Il mare è il mio elemento naturale per il quale nutro un viscerale senso di attrazione misto ad un timore reverenziale.
“Hidden brain”. Per scoprire perché ci comportiamo in determinate maniere, viviamo certe emozioni e gestiamo i fatti della vita o le relazioni in modo più o meno soddisfacente, sempre a cavallo fra scienze biologiche e psicologia.
Dinamica, rigenerante e accogliente.
La tua uniforme di tutti i giorni: jeans e T-shirt.
Fiori preferiti: peonie, ranuncoli, tulipani.
Il tuo comfort food: vale “tutto”? amo mangiare e non so scegliere!.
La tua rivista preferita: “BREATH” magazine, scoperta in un piccolo aeroporto australiano.
Il libro del tuo cuore: Siddharta di Herman Hesse.
Il tuo artista preferito: mi hanno aiutato nella mia adolescenza De André e gli impressionisti.
La tua città del cuore: Bergamo/Sydney i miei due cuori.